martedì 29 gennaio 2013

LA MODA DI ANTONIO VENTURA




Sfilata di moda di Antonio Ventura de Gnon, lo stilista e costumista televisivo salentino applaudito da oltre cinquecento ospiti presso le Officine Farneto di Roma. Trenta gli abiti della collezione realizzati in lino e seta imbevuti nelle tonalità della natura. Tessuti leggeri nelle gradazioni del verde, blu, marrone e grigio che Ventura de Gnon traduce in silhouette morbide sul corpo. “E’ l’insieme dell’Essere e del Volere” – ha affermato lo stilista. Leggerissima la collezione soirée presentata: seta incrostata da micro perle, tulle, taffettà con ricami cornely, voile sfumati e lino. Quest’ultimo - tessuto inusuale per la sera – è stato impreziosito da ricami a micro-paillettes e pizzi vintage, incroci. In passerella immancabili le toilette soirée in nero opaco e lucido. Strascichi e scollature appaiono in tutte le creazioni personalizzate da bretelline gioiello della designer Ilaria Pascali, realizzate in pietre dure dai colori caldi come topazi, agata, corniola, malachite e onice. Acostata ad ogni abito, una borse della linea Petronilla di Eleonora Manara. E - in risposta alla crisi – Ventura De Gnon ha creato abiti trasformabili da giorno a sera con semplici e piccoli gesti. “E proprio nei momenti difficili che anche il couturier deve aguzzare l’ingegno” – ha spiegato Ventura de Gnon – “Il tessuto dell’abito si può riutilizzare poiché è privo di tagli. Quindi è possibile disfarlo e ricucirlo con facilità: una nuova creazione con tessuto integro prende vita. Questo grazie anche tecniche sartoriali più snelle; i tempi di lavorazione vengono ridotti notevolmente”. Leggiadra la sposa avvolta nel pizzo in maglia di lino color avorio.

BARBARA BRAGHIN

sabato 19 gennaio 2013

Un convivio amichevole per affrontare alcuni temi legati alla respirazione e all’olfatto





Forte, delicato, fragrante, soave, balsamico, aromatico, inebriante, intenso, acuto, … gli aggettivi sono davvero moltissimi per definire una variazione olfattiva. Dell’Olfatto – il meno esplorato dei cinque sensi - e delle Funzionalità del Naso si è parlato a Via Margutta nel corso di una profumata cena placée ideata e presentata dal press agent Emilio Sturla Furnò per il Prof. Stefano Di Girolamo del Dipartimento di Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata– specialista in Audiologia, Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale. Un incontro “dedicato al naso” al quale hanno presenziato ospiti appartenenti al mondo dello spettacolo e del giornalismo tra i quali: la patron di Miss Italia Patrizia Mirigliani con Sandro Sassoli, Maria Rosaria Omaggio, Linda Batista, Fanny Cadeo, Beppe Convertini, Adriana Russo, Alex Partexano, Maria Monsè, il medico estetico Anadela Serra Visconti, l’On. Sandra Cioffi con il marito Francesco Fedi, l’avvocato Manuela Maccaroni, la pittrice argentinaSilvia Dayan, la psicoterapeuta Irene Bozzi, la casting director Paola Rosmini, le giornaliste della tv Rosanna Cancellieri, Stefania Giacomini, Camilla Nata, Daniela Pulci, Stefania Fiorucci e Elisa Sciuto, lo scenografo Gigi Riggio. “In una sola giornata respiriamo, quando va bene, 15.000 volte” – a spiegato il Prof. Di Girolamo – “Risulta evidente che un piccolo difetto nell’atto respiratorio viene perciò ripetuto 15.000 volte al giorno. Benché si reputi che l'olfatto umano sia capace di discriminare ben 10.000 odoranti differenti, noi percepiamo "odori" buoni e cattivi, ma non siamo abituati a coglierne le sfumature e le innumerevoli gradazioni. In molti casi, ciò avviene a causa di problematiche respiratorie quali raffreddori, allergie, sinusiti, deviazioni del setto nasale”. Da qui l’idea di riunirsi in un convivio amichevole per affrontare alcuni temi legati alla respirazione e all’olfatto tra cui: il russare e la rinosinusite cronica, patologia che si può risolvere attraverso la procedura detta Balloon Sinuplasty, la nuova innovativa tecnica ambulatoriale - evitando l’anestesia totale - attraverso l'apertura dei seni paranasali mediante uno speciale palloncino. Centro tavola odorosi di rosmarino, timo, menta e salvia e ricco menù, sia per il palato e che per il naso la proposta de Il Margutta RistorArte. Apprezzamenti da parte dei commensali per l’insalatina di riso basmati con zucchine all’aneto in salsa di acai, il tortino di sfoglia leggera con carciofi alla menta e patate con purea di finocchi al Curry e il tortino fondente con cuore di cioccolato fuso al peperoncino. Brindisi finale col Prof. Di Girolamo al quale sono state rivolte molte domande sulle diverse patologie del naso dagli astanti incuriositi.

BARBARA BRAGHIN

venerdì 4 gennaio 2013

Grande concerto al Gran Teatro La Fenice per festeggiare il 2013



Sir John Eliot Gardiner, ha diretto la decima edizione del Concerto di Capodanno del Teatro La Fenice, festeggiando così a Venezia l’inizio di un anno importante: quello del suo settantesimo compleanno e del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi. Con lui due solisti di fama internazionale: il soprano Desirée Rancatore e il tenore Saimir Pirgu. La prima parte del Concerto di Capodanno 2013 è stata esclusivamente orchestrale, e ha visto il maestro inglese impegnato con l’Orchestra del Teatro La Fenice nella Sinfonia composta da Giuseppe Verdi nel 1872 per la prima milanese dell’Aida, mai eseguita in pubblico all’epoca e riscoperta da Toscanini nel 1940 e nella Sinfonia n. 2 in do minore op. 17 Piccola Russia di Pëtr Il’ič Čajkovskij. La seconda parte, che ha visto anche la partecipazione dei solisti e del coro, si è aperta con il Galop da Le siège de Corinthe di Rossini ed è stata per il resto interamente dedicata a musiche di Giuseppe Verdi, di cui ricorre nel 2013 il bicentenario della nascita: il Coro dei mattadori dal secondo atto della Traviata, il bolero di Elena «Mercé, dilette amiche» dall’ultimo atto dei Vespri siciliani e la ballata del Duca «Questa o quella per me pari sono» dal primo atto di Rigoletto; il Preludio da Attila (proposto in apertura dell’Anno culturale italo-ungherese 2013), il coro «O Signore, dal tetto natio» dai Lombardi alla prima crociata, il Preludio e la cabaletta «Sempre libera degg’io» dall’atto primo della Traviata e la cavatina di Oronte «La mia letizia infondere» dal secondo atto dei Lombardi alla prima crociata; e per concludere, come è tradizione dei Concerti di Capodanno della Fenice, il coro «Va’ pensiero» dal Nabucco e il brindisi «Libiam ne’ lieti calici» dalla Traviata. La seconda parte del concerto del 1° gennaio è stata trasmessa in diretta da Rai 1, Arte, ZDF, WDR, Radio France e da varie emittenti dell’Europa dell’Est. Il concerto è stato pubblicato in DVD a cura di ArtHaus Musik (distribuzione internazionale). Il Concerto di Capodanno 2013 è stato coprodotto dalla Fondazione Teatro La Fenice di Venezia e da Rai 1, con il contributo di Cattolica Assicurazioni e con la collaborazione della Regione del Veneto e di Arte.

 SIR JOHN ELIOT GARDINER
Uno dei più versatili direttori del nostro tempo, figura chiave nel revival della musica antica, John Eliot Gardiner è fondatore e direttore artistico di tre ensemble – il Monteverdi Choir, gli English Baroque Soloists e l’Orchestre Révolutionnaire et Romantique – e si esibisce regolarmente con le più importanti orchestre europee, fra cui London Symphony Orchestra, Bayerischer Rundfunk, Concertgebouw, Česká filharmonie e Orchestre National de France. Vincitore di numerosi Gramophone Awards (tra cui nel 2011 lo Special Achievement Award per le registrazioni live effettuate durante il Bach Cantata Pilgrimage) e di molti premi internazionali fra cui il Premio Vivaldi per la musica antica italiana conferitogli nel 1996 dalla Fondazione Cini di Venezia, negli ultimi anni ha realizzato con il Monteverdi Choir importanti progetti fra cui le incisioni della Johannes Passion, dei Concerti brandeburghesi e della serie completa dei Mottetti di Bach e di un ciclo sinfonico brahmsiano. Come direttore ospite, prosegue la sua collaborazione con la London Symphony Orchestra, con cui ha completato nel 2010 un ciclo triennale beethoveniano con esecuzioni nel Regno Unito, a Parigi, Amsterdam, Monaco e Madrid. Nella stagione 2011-2012 ha effettuato una tournée con la LSO in Germania e ha diretto la Bayerischer Rundfunk Orchester a Salisburgo. Nella primavera 2012 ha lavorato per la prima volta con la Mahler Chamber Orchestra effettuando una tournée in Italia e Spagna del Manfred di Schumann con il Monteverdi Choir. Dopo il felice esito di Simon Boccanegra nel 2008 al Covent Garden, vi è tornato nell’aprile 2012 per Rigoletto. Ha concluso la stagione 2012 con due esecuzioni del Requiem di Berlioz al Festival de Saint-Denis a Parigi e con un’esecuzione semiscenica di Pelléas et Mélisande di Debussy ai BBC Proms. Ha iniziato la stagione 2012-2013, nel corso della quale festeggerà il suo settantesimo compleanno, con un’ampia tournée europea e nordamericana della Nona Sinfonia e della Missa solemnis di Beethoven con il Monteverdi Choir e l’Orchestre Révolutionnaire et Romantique, seguita da concerti con il Concertgebouw di Amsterdam, il Gewandhaus di Lipsia e la London Symphony Orchestra. Nel 1987 ha ricevuto il dottorato honoris causa dall’Università di Lione e nel 2005 dal New English Conservatory of Music di Boston. Nel 1996 è stato nominato Commandeur dans l’Ordre des Arts et des Lettres e nel 2010 Chevalier de la Légion d’Honneur. Nel 2005 ha ricevuto la Verdienstkreuz di prima classe dalla Repubblica Federale di Germania. Nel 1992 è diventato membro onorario del King’s College di Londra e della Royal Academy of Music. Ha ricevuto il cavalierato nella Queen’s Birthday Honours List del 1998.

BARBARA BRAGHIN