lunedì 28 maggio 2012

Presentazione libro “Bella Fratè” di Antonio Moretta

Venerdì 01 giugno 2012, alle ore 17 e 30, presso la sede della UNAR (Unione delle Associazioni Regionali) in viale Ulisse Aldovrandi, 16 - 00197 RM (zona di Villa Borghese), per gentile concessione del sig. Presidente della Associazione dei Veneti a Roma dr. Claudio Modena, verrà presentato il libro di Antonio Moretta (Giuseppe Aletti editore) “Bella Fratè”.

Siete cordialmente invitati con i vostri amici e famigliari, per questa simpatica occasione. Dopo la presentazione, seguirà un rinfresco presso le sale della Associazione.

Ufficio Stampa

Barbara Braghin

barbarabraghin@live.it

domenica 27 maggio 2012

WILLIAM – Lo Stile è Uomo di Emilio Sturla Furnò, Erika Gottardi e Massimiliano Piccinno

Oltre duecento invitati tra manager, businessman, attori, giornalisti che curano la propria immagine nei dettagli per meglio relazionarsi con se stessi e con gli altri. Ma, anche, molte signore incuriosite all’universo dell’uomo elegante. Per loro è nato: William – Lo Stile è Uomo, il cocktail glamour per Lui ideato e prodotto da Emilio Sturla Furnò, Erika Gottardi e Massimiliano Piccinno, una preziosa selezione di capi d'abbigliamento, prodotti e accessori di qualità, frutto del lavoro di artigiani scelti per la loro storia e il rispetto delle tradizioni. La prima edizione della manifestazione si è tenuta negli eleganti spazi del The First Luxury Art Hotel diVia del Vantaggio 14, nel cuore della Capitale a due passi da piazza del Popolo. Un percorso di eleganza tra abiti, camicie, cravatte, scarpe, accessori e molti altri prodotti a cui non sono voluti mancare: l’Ambasciatore d’Austria Christian Berlakovitz, l’Ambasciatore di Cipro Leonidas Markides, l’Ambasciatore di Slovenia Iztok Mirosic, Kaspar Capparoni, Beppe Convertini, Jonis Bashir, Alex Partexano, Sebastiano Somma, Renzo Musumeci Greco, Vincenzo Bocciarelli, Livio Beshir, Michele La Stella, Luigi Tabita, lo scrittore Marco Cesati Cassin, Adolfo Panfili, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, il marchese Giuseppe Ferrajoli, Sandro di Castro, il tenoreGiuseppe Gambi. Tante le signore che hanno accolto l’elegante invito – rigorosamente di color celeste – per esplorare il mondo del Lui elegante: Manuela Kustermann, Sandra Cioffi Fedi, Valeria Mangani, Samya Abbary, Linda Batista, Metis Di Meo, Maria Grazia Nazzari, Lilian Ramos, Irene Bozzi, Mariolina Palumbo, Roberta Beta, Francesca Barbi Marinetti, il soprano Laura Migliaccio. Per tutti, cocktail di benvenuto anche nella terrazza al sesto piano con vista mozzafiato e tramonto sulla città accolti dal direttore dell’art-hotel Giuseppe Falconieri e dalla sua vice Cinzia Saccani. Avvistati Giada e Antonio Curti, Roly Kornblit, Bianca Maria Lucibelli Caringi, Giovanna Deodato, Elena Aceto Di Capriglia, Fabiana Giacomotti, i truccatori Gennaro Marchese e Raffaele Squillace, Giuseppe Pietrafesa, Jonatan Della Rocca, Lorenzo Las Plassas, Maria Elena Capitanio, Manuela Fabrini, Nino Spirlì, Massimo Di Cave, Roberto Mugavero, Nayra Laise, Umberto Masci. Selezione internazionale di musica dal vivo a cura di Giancarlo Pes per accompagnare il brindisi a base di champagne e fruit punch analcolico e entrée di bruschettine con terrina di pollo e pistacchi tostati e una ricca selezione di canapè a base di marmellata di frutti di bosco, auricchio e mandorla salata, uova di salmone e glassa di limone, caprino e gherigli di noce. “Eleganza e buon gusto declinati al maschile” – affermano gli organizzatori – “si possono raggiungere attraverso semplici consigli di espositori del made in Italy specializzati nel campo della moda e dello stile”. Tra questi il marchio Giosbrun – Roma, l’elegante sartoria di Via Monti Parioli che ha proposto ed illustrato abiti, camicie e calzature su misura disegnate dallo stilista Nazareno Brunetti. E ancora, le cravatte firmate Marinella – Napoli, i walking sticks di Astrologo Argenterie – che ha esposto bastoni da passeggio e calzascarpe in argento personalizzabili. Per Lui anche degustazioni di abbinamenti tra sigari italiani, champagne e distillati di tutto il mondo e un confetto - dedicato, appunto, all’uomo-chic - di color nero vellutato ripieno di croccantino al rhum ideato e personalizzato per l’occasione da Antonio Maria Arbues. L’eleganza è anche arrivare puntuali con gli eleganti cab londinesi di Aurora Service, esposti all’esterno dell’art-hotel e che hanno offerto tour per il centro di Roma agli ospiti. William intende promuovere un’ eleganza discreta, sempre attuale, partendo dalla cura del proprio aspetto scegliendo il meglio. Nel corso della manifestazione esperti, artigiani e produttori di beni destinati al mondo dell’uomo, hanno dispensato consigli per dare un ordine e un senso logico ai propri acquisti. Allestito anche un angolo dedicato alla lettura con “La vera storia di Dorian Gray” (Edizioni Minerva) il libro di Vincenzo Lagioia che racconta la storia del giovane poeta realmente esistito che ispirò Oscar Wilde per “Il ritratto di Dorian Gray”. Di tutta questa storia fino ad oggi nessuno sapeva nulla, o quasi. Il percorso si è arricchito, infine, di un’area dedicata al culto dell’oggetto per Lui con il marchio Vintachic, abbigliamento ed accessori vintage da collezione. “L’eleganza è l’espressione del proprio stile ed è, da sempre, uno dei principali requisiti che fanno la differenza tra gli uomini” – hanno detto Sturla Furnò, Gottardi e Piccinno – “Lo stile elegante dona fiducia personale, in particolare nelle relazioni sociali, soprattutto nel nostro tempo, in cui l’aspetto ha un ruolo preponderante. Eppure, basterebbe voltarsi un poco indietro, quando avere buon gusto ed uno stile elegante era qualcosa di naturale o quasi spontaneo, per molti italiani. L’eleganza si tramandava da padre in figlio. William è un tuffo nella tradizione perché è fondamentale che ogni uomo conosca al meglio l’eleganza italiana in grado di contraddistinguere lo stile maschile in tutto il mondo”. Hanno collaborato all’evento anche il marchio Champagne & Co., che ha offerto agli ospiti un pregiata selezione di champagne, la SM Fashion, Laura Mantovi Event Stylist e l’Istituto per i Servizi Turistici V. Gioberti di Via della Paglia a Roma.

BARBARA BRAGHIN

venerdì 25 maggio 2012

FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CORTOMETRAGGI MALESCORTO

FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CORTOMETRAGGI “MALESCORTO”

ISCRIZIONI APERTE FINO AL 15 GIUNGO 2012

INTERNATIONAL SHORT FILM FESTIVAL “MALESCORTO”

REGISTRATION OPEN UNTIL JUNE 15, 2012

WEB SITE: http://www.comune.malesco.vb.it/Malescorto?Regolamento

Ufficio Stampa

Barbara Braghin

domenica 20 maggio 2012

Compleanno Valeria Mangani - Ambasciata d’Austria - Roma

La romantica villa in stile Ottocento di Via Pergolesi - in cui ha sede l’Ambasciata d’Austria in Italia - si è vestita per una notte di bianco e nero, nel rispetto del dress code consigliato dalla Vice Presidente di Altaroma Valeria Mangani per celebrare il suo genetliaco. Per lei un prezioso abito bianco disegnato dalla stilista Giada Curti - taglio impero in satin di seta pura con seducente spacco, ricami di cristallo swarovsky, perle e con un elegante ed inedito vezzo di piume in tinta – adornato da accessori neri e luminosi. Bianco e nero anche per tutti gli invitati alla festa blindatissima, ricevuti dalla festeggiata con il marito Adolfo Panfili e dal padrone di casa l’Ambasciatore Christian Berlakovitz. “Festeggiare? – ha affermato Valeria – “Solo se c'è uno scopo charity! Valeria Mangani – che è anche Presidente dell’Associazione Universo Femminile - lancia il charity-birthday con una richiesta diretta ai suoi ospiti: orientare la generosità verso la drammatica fragilità di alcuni malati di Parkinson che non dispongono - a causa dei massicci tagli subiti in Sanità - di risorse necessarie per sostituire le pile dei loro stimolatori sottocorticali che gli garantiscono la sopravvivenza ed una qualità di vita rispettabile. “Il costo di una batteria” – ha spiegato Valeria – “è di circa dieci mila euro e qualora non sostituite tempestivamente ciò è causa di decesso inevitabile di tali malati di Parkinson. Le sostituzioni verranno eseguite presso l'IRCCSS Neuromed, sotto la direzione del Prof. Stefano Ruggieri - Ordinario di Neurologia di Sapienza Università di Roma”. Per gli oltre cento ospiti giunti a festeggiare l’amica, foto di rito all’ingresso dell’Ambasciata e passaggio nei saloni con vista sul parco dei Borghese, dove risuonano le note di benvenuto del pianista Anthony Jaffa, in impeccabile gessato bianco completo di panciotto. Ecco arrivare: il Presidente dell’American Express Europa Massimo Quarra con la moglie Angelina, il Presidente del Gruppo Sorgente Valter Mainetti con la moglie Paola, Renato Balestra con le figlie Fabiana e Federica, il principe arabo Farouk Toucan, l’Archimandrita Simeone Catsinas, Giada e Antonio Curti, Nino Lettieri, il Primario Neourologia Sapienza Stefano Ruggieri, la cantante e attriceElena Bonelli, l’imprenditore Arnaldo Usai, il Presidente della Alfa Omega Italia Prof. Roly Kornblit, la Presidente di Fare Ambiente Mare Sandra Cioffi con il marito Francesco Fedi Presidente del Comitato Europeo della Scienza, l’imprenditore Andrea Barberis, il costruttore Fabio Mangifesta, il capo Dipartimento Pari Opportunità Patrizia De Rose, la Prof. Patrizia Marin esperto tecnico in ambito di comunicazione e editoria presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Scambio di saluti tra Elena D’Antonio, Maria Pia Dell’Utri, Grazia e Riccardo Matteoni, Francesca Todini, Maria Teresa Percossi Papi, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, Silvana Augero, l’immobiliarista Antonella Pessi, i proprietari della Clinica Nuova Villa Claudia Gianluigi e Laura Rizzo, il barone Stefano Pisa Di Monterosa, Giancarlo Rossi, l’amministratore gruppo Hauswagen-Porsche Simona Cappella, Angelina Cobello Crimi, Felix Terruzzi, Maria Monsè con il marito Salvatore Paravia, la psicoterapeuta Irene Bozzi, la blogger degli eventi mondani Barbara Braghin, il press agent Emilio Sturla Furnò che ha curato il parterre della stampa. Nel grande salone delle feste, dove campeggiano i ritratti degli Asburgo-Lorena, i camerieri in candide livree servono le entrée coloratissime e profumate ideate dallo Chef del Rome Cavalieri Hilton Hotel. Ricco il dinner apparecchiato nella sala da pranzo: risotto agli scampi, trofie al pesto ligure, verdure al gratin, bocconcini di vitello con carciofi, salmone al vapore con salsa bernese. Immancabile - nel variopinto buffet di mignon alla frutta, cannoli siciliani alla ricotta e tortini alla crema – la torta sacher austriaca ricoperta di cioccolato e ripiena di marmellata. Allo scoccare della mezzanotte si spengono le luci all’arrivo della grande torta di compleanno sulle note dell’happy birthday; anche il dolce è in perfetta linea con il dress code della serata ed è stato creato a sorpresa come omaggio alla festeggiata da Fulvio Pierangelini, lo chef italiano famoso in tutto il mondo, appartenente alla catena Rocco Forte Collection di cui fa parte anche l’Hotel De Russie. Sul dolce di forma rettangolare in cioccolato bianco e nero decorato con more fresche e gelèe, campeggia il simbolo Yin e Yang. Si aprono le danze con il waltzer viennese a cui segue una selezione no stop di brani anni ’70 e ’80 che si protraggono fino alle ore piccole. Valeria saluta tutti gli ospiti con un cadeau a tema: una piccola confezione di confetti bianchi e neri offerti da Antonio Maria Arbues (foto per gentile concessione ufficio stampa).

BARBARA BRAGHIN

giovedì 17 maggio 2012

NAYRA LAISE FASHION-COCKTAIL PER PRESENTARE LA PRIMA COLLEZIONE DI ALTA MODA

Mai troppo lungo, mai troppo corto. Il bon ton che “fa tipo” quello proposto nella collezione Primavera/Estate 2012 della giovanissima Nayra Laise che ha presentato a Roma le sue trenta creazioni ispirate in parte alle figure di Pompea e Calpurnia – le donne più eleganti dell’epoca di Giulio Cesare – e in parte alle dive del cinema americano Ava Gardner e Ingrid Bergman. La giovanissima stilista brasiliana, naturalizzata italiana, ha scelto gli eleganti spazi total white del The First Hotel di Via del Vantaggio 14 - il modernissimo art-hotel cinque stelle a due passi da Piazza del Popolo - per invitare al un suggestivo e blindatissimo fashion-cocktail ideato dal press agent Emilio Sturla Furnò un parterre tutto al femminile appartenente al mondo della cultura, dello spettacolo, dell’imprenditoria, della politica e del giornalismo.

Una presentazione molto apprezzata dalla vice presidente di AltaRoma Valeria Mangani e dalla conduttrice di Nonsolomoda su Canale 5 Samya Abbary che hanno voluto indossare per l’occasione un abito della collezione della stilista che apre il suo atelier romano nella centralissima Via di Ripetta al numero 142, di fronte all’Ara Pacis.

Hanno applaudito le linee morbide e i tessuti preziosissimi: Rosanna Cancellieri, Monica Setta, la direttrice della Galleria Borghese Anna Coliva, Anadela Serra Visconti, Elisabetta Pellini, Maria Grazia Nazzari, Sandra Cioffi Fedi, Elena Bonelli, Adriana Russo, le psicoterapeute Mariolina Palumbo e Irene Bozzi, Stefania Giacomini, Grazia Matteoni, Alessandra Oddi Baglioni, Cetti Lombardi Satriani, Lia Catalano, Lorena Angelucci, Silvana Augero Laura Terranova, Edith Arbib Arnav, Francesca Barbi Marinetti, Elena Russo, Maria Monsè.

Selezione internazionale di musica dal vivo eseguita da Giancarlo Pes per dare ritmo ai passi delle modelle e accompagnare il cocktail a base di prosecco, fruit punch analcolico, bruschettine con terrina di pollo e pistacchi tostati e una ricca selezione di canapè a base di marmellata di frutti di bosco, auricchio e mandorla salata, uova di salmone e glassa di limone, caprino e gherigli di noce. E, per tutte, un piccolo omaggio di Estée Lauder una visita alla terrazza con panorama mozzafiato sulla città assieme al direttore dell’hotel Giuseppe Falconieri.

Scollature contenute e colletti in seta con dettagli in pizzo e ricami, gonne pieghettate a raggiera e drappeggi che richiamano scanalature e fregi delle architetture dell’antica Roma. Macramè e pizzi vintage tinti in laboratorio che si abbinano a chiffon, seta, tulle, mikado, nelle gradazioni pastello del celeste, del verde menta, del grigio tortora, dell’avorio e del rosa cipria. Boleri e giacche in a nuance completano gli abiti tubino il cui punto vita è sottolineato da cinture a fiocco.

“Ogni ora del giorno vuole la mise adeguata” - ha affermato Nayra Laise ai giornalisti – “Per questa collezione ho proposto colori neutri per il giorno, nero e riflessi color perla per la sera che si fa splendente grazie motivi floreali e incrostazioni in perle vere e swarovski su spalle e scollature. Ogni mise è arricchita da borse-gioiello in tinta impreziosite dagli stessi intarsi di perle e cristalli preziosi, così come le cinture e i bracciali. I tessuti sono prodotti in Italia e vengono combinati, in molti casi, con pizzi pregiati, in particolare il valencienne. L’alta moda è un perfetto equilibrio tra idee creative, volumi e materiali preziosi. L’abito è il risultato di questa combinazione di elementi. Deve essere elegante, ricco, ma anche portabile".

Per questa collezione Nayra Laise ha scelto il make up di Carla Belloni, le scarpe gioiello di Max Clan, la tecno-silver collection di byLudo, Estée Lauder, Antonio Maria Arbues. Media partner Woman & Bride.

BARBARA BRAGHIN

martedì 15 maggio 2012

Intervista allo Stilista Franco Ciambella


1 – Franco Ciambella. Stilista… da sempre? La tua creatività rivolta alla moda l’hai scoperta fin da bambino oppure volevi pare altro?
“La moda è sempre stato tutto per me, è una summa di quello che volevo e voglio tutt’ora esprimere e poi non dimentichiamo che sono cresciuto tra tessuti colorati, pizzi francesi e abiti
cuciti a mano grazie alla sartoria di mia madre e mia zia. Ricordo perfettamente l’amore e la dedizione che mettevano nel confezionare abiti. Non c’era orario. Una dedizione che superava anche la fatica. Sfogliandole le sognanti riviste di moda che circolavano tra rocchetti di filo e forbici, mi si aprivano mondi fatti di bellezza. Figure che diventavano un po’ farfalle ai
miei occhi di bambino.”
2 – Raccontaci i primi momenti dopo avere fatto lo IED di Roma…
“Sono passato da un’azienda familiare dove tutto si svolgeva in casa, a contesti decisamente più
organizzati. Insomma era iniziata la mia gavetta professionale all’interno dei
più importanti atelier dell’alta moda italiana: Gattinoni, Capucci, Sarli e Lancetti.
Sono stati anni fondamentali per me, in cui sono cresciuto come uomo e come
professionista. Avere la possibilità di apprendere da maestri di quel calibro,
non è cosa di tutti i giorni.”
3 – Oggi, a distanza di 20 anni dal tuo esordio come vedi il mondo della moda in Italia?
“Io credo che la moda e il “Made in Italy” possano fare ancora molto perché noi italiani abbiamo tutte le qualità per affermare un nostro modo di essere, trasferendo nei prodotti che
creiamo anche un certo saper vivere. Nostra è la creatività e il saper fare.
Allora se riuscissimo attraverso un’organizzazione del sistema moda ad esprimere la nostra creatività facendo in modo che i nostri prodotti possano essere acquistati dagli altri mercati in modo meno “faticoso”, un rilancio lo potremmo avere. E’ pur vero che quando si acquista un capo di alto artigianato come il mio, un certo prezzo è giustificato, tuttavia anche io oggi faccio i
conti con quello che è il potere d’acquisto del mercato italiano e internazionale.
Secondo me il Sistema Moda Italia dovrebbe investire maggiormente sulla creatività dando maggiori contenuti e valore etico alle proposte.”
4 – Nel 1994 presenti la tua prima collezione haute couture sulle passerelle di Roma Alta Moda. In quanto tempo ti sei preparato per questo grande momento e come lavoravi dietro le
quinte con le modelle prima delle uscite?
“La prima collezione presentata nel luglio del 1994 è stata una delle esperienze più importanti della mia vita. Sfilai nel cuore della Couture capitolina presso lo storico atelier di
“Albertina” a Trinità dei Monti sostenuto dal mio mentore Chino Bert. Presentai
le mie creazioni color oro e avorio purissimo ispirate alla figura dell’Angelo
alla sola stampa di settore. Avevo solo sei modelle e tra loro una futura Miss Italia (Tanya Zamparo) che seguii personalmente durante i cambi e prima dell’uscita affinché fossero perfette. L’emozione che provai fu grandissima e le giornaliste che presenziarono furono tutte entusiaste del mio lavoro. Devo ammettere di essere stato amato fin da allora dalla stampa, che recensì la mia presentazione come una delle migliori di quella settimana dell’alta moda.”
5 – Nelle varie sfilate che hai fatto, anche a livello internazionale, cosa hai imparato e ricordi con piacere, cosa invece vorresti scordare…
“Ho dei ricordi bellissimi delle presentazioni all’estero. In Venezuela durante la “Caracas Fashion Week” sono stato invitato come guest italiano insieme a Renato Balestra e la stampa restò incantata dalla mia presentazione, tanto da dedicarmi l’intera pagina moda. In Lituania a “Mados Infecjia” ho tenuto una conferenza dedicata ai futuri stilisti prima della mia sfilata: sono
rimasto molto colpito dall’attenzione e dalla partecipazione che i ragazzi hanno posto nei miei confronti, la loro passione e vitalità per una materia così articolata. A Cattaro, in Montenegro, al termine della mia sfilata, un artista locale mi si presentò in lacrime per comunicarmi quante emozioni i miei abiti avevano suscitato nel suo animo sensibile. Nulla può ripagare esperienze
di questo tipo.”
6 – Se non facevi lo stilista, cosa avresti fatto nella vita?
“La mia passione per la moda è tale che proprio non credo avrei potuto fare altro nella vita”.
7 – Se tu fossi nato in un altro momento storico, quale sceglieresti?
“Forse un periodo storico al quale mi ispiro, sono gli anni Cinquanta. Certamente un decennio di cambiamenti importanti e di icone femminili di prima grandezza su tutte: Audrey Hepburn,
Marylin Monroe e Sophia Loren.”
8 – Hai un mito? Chi è?
“La Donna sinonimo di forza e fragilità allo stesso tempo. Lo sfaccettato universo
femminile ispira, infatti, la mia moda, universo per il quale manipolo e modulo
i tessuti che mutano da georgette a pelli morbidissime, da organze plissé a piume.
Proprio come la donna che, attraverso gli abiti, muta la sua figura, raccontando
la propria identità plurale di madre, moglie, amante e molto di più. La mia
moda è stata sempre ispirata da temi che riguardano la natura umana, mi piace
l’idea di raccontare la femminilità come espressione di romanticismo, fatta di
luci e ricca di ombre sono affascinato dall’idea del doppio che ognuno ha dentro di sé. Amo pensare a una donna che ci intenerisce col suo aspetto angelico e allo stesso tempo può farci impazzire, rivelando un lato più seducente e oscuro”.
9 – Che nei pensi dell’era digitale?
“Ritengo sia una grande
opportunità per tutti noi, il poter informarsi costantemente in maniera indipendente e immediata, essere connessi al mondo per mezzo del web, l’immediatezza
del mezzo e la forza che produce. Abbiamo indubbiamente infinite possibilità di
comunicazione, basti pensare ai social network e al web 2.0. Possiamo anche
dire che assistiamo ogni giorno alla semplificazione dei metodi conoscitivi, ma
bisogna prestare anche attenzione alla facilità della duplicazione della vita
in campo virtuale e, quindi, possibili problematiche legate alla perdita d'aderenza alla realtà.”
10 – Sei romantico?
“Si, recentemente una giornalista ha titolato “L’indomito sognatore” per definirmi e la cosa mi piace. Fin da bambino ho sempre avuto una folle voglia di sognare e tuttora non smetto di
essere un idealista che cerca di fare al meglio il proprio lavoro concretizzando i desideri di chi si rivolge a me.”
11 – Collezioni sposa… con tessuti leggeri e sovrapposti, materiali sperimentali… è facile vestire una sposa e quali sono le maggiori richieste che hai?
“L’unicità è senza dubbio la richiesta che accomuna chi si rivolge a me. L’abito deve essere della sposa, mai il mio. Le collezioni che disegno sono dimostrazioni del mio modo di
sentire, ma per me l’abito da sposa è un progetto che dura, che accompagna la
donna e non solo la sposa. Il vestito per il gran giorno è la meravigliosa estensione estetica di chi lo indossa, che non è mai una cliente, ma una persona. Le mie creazioni sono certamente romantiche e all’interno di esse convive il sogno, la parte onirica, con un pizzico di incubo. Perché per apprezzare la luce bisogna anche conoscere il buio.”
12 – La vita si sta allungando di molto. Chi sarà e cosa farà Franco Ciambella quando avrà 100 anni?
“Chi vivrà, vedrà o, per citare Battisti, lo scopriremo solo vivendo”.
13 – Un sogno nel cassetto…
“In realtà mi piacerebbe confermare il percorso fatto fino ad oggi ed essere riconosciuto per quello che ho sempre creduto, un mio desiderio è che sempre più persone conoscano lo
spirito e l’anima di Franco Ciambella.”

Grazie a Franco Ciambella, con un grande in bocca al lupo per tutto ciò che desidera.

Barbara Braghin


RIAPERTURA PALAZZO TITTONI - VIA RASELLA - ROMA


Oltre un centinaio di ospiti appartenenti al mondo della cultura, dell'imprenditoria e dello spettacolo hanno brindato alla riapertura di Palazzo Tittoni a via Rasella, nel centro della Capitale. In questa strada - proprio di fronte al palazzo - nel marzo del '44 esplose l'ordigno che provocò la morte di numerosi soldati tedeschi e alcuni civili italiani, al quale ne conseguì l'efferata rappresaglia tedesca consumata alle Fosse Ardeatine.
Oggi restaurato nella quasi sua totalità sotto la direzione del padrone di casa, il Duca Luigi Catemario di Quadri, Palazzo Tittoni è destinato a diventare una delle location preferite per incontri culturali e ricevimenti privati.
A dare il benvenuto al ricco parterre di ospiti, assieme al padrone di casa, il press agent Emilio Sturla Furnò. Ecco arrivare Valeria Fabrizi, Ida Di Benedetto, Manuela Kusterman, Francesca Benedetti, con la sorella Maria Teresa Benedetti, Giordano Bruno Guerri, Livia Azzariti,
Elena Bonelli, Sandra Cioffi, Rita Forte, Anadela Serra Visconti, la conduttrice Samya Abbary, il prof. Roly Kornblit, i principi Alessio e Cristina Angelo Comneno, i conti Virgilio e Micaela Manni,Gennaro Cannavacciuolo, mons. Tony Gilbran corepiscopo del Collegio Maronita in Roma, mons.Michel Berger del Collegio dei Greci in Roma, mons. Luigi Falcone della Segreteria di Stato Vaticana, lo storico Lucio Regolo, il generale Settimo Caputo, Marco Carniti, Giuseppe Zeno, Savino Zaba, Luigi Tabita, la stilista Giada Curti col marito Antonio, la stilista Nayra Laise, la scrittrice June Di Schino, la vice-presidente di Altaroma Valeria Mangani, lo stilista esperto di astrologia Massimo Bomba, Roberto Bilotti Ruggi D'Aragona, il presidente del KKL Italia Raffaele Sassun con la moglie Michal, lo scrittore e autore tv Nino Spirlì, Isabella
Isola, l'artista Giulio Gorga, la baronessaCetti Lombardi Satriani.
Numerosi anche i giornalisti presenti che si sono soffermati ad ammirare gli affreschi della sala degli specchi, la grande biblioteca intarsiata nel legno, le splendide sculture in marmo e in bronzo e i ritratti di famiglia, ponendo domande al padrone di casa inerenti la storia del palazzo. Tra loro, molti giornalisti della tv come: Marina Como, Roberta Olla, Claudio Pagliara e Anna Paola Ricci del Tg1, Franco Fatone e Daniele Rotondo del Tg2, Stefania Giacomini del Tg3 Lazio, Valeria Pannuti di Rai News 24, la vaticanista di Canale 5 Michaela Bolhe, Antonio
Pascotto del Tg4, Gian Stefano Spoto di Rai International, Daniela Pulci capo redattore di Domenica In, gli autori tv Laura Muzzupappa e Fabrizio Silvestri.
(Le foto sono per gentile concessione ufficio stampa).

BARBARA BRAGHIN

Intervista a Lamè - Cantante di "You've got the night"

1 – Lamé, ci hai messo in curiosità con questo singolo “You’ve got the night”. Raccontaci chi è Lamè.

Lamè nei primi anni ’80, era come tanti altri suoi coetanei ventenni romani, innamorato della musica, tanto da fare il DJ per una radio locale della capitale, dove si dedicava per molte ore al giorno. Poi crescendo ha fatto tante altre cose, realizzando il sogno di diventare giornalista e esperto di comunicazione. Ma la pssione per la musica non si è mai sopita.

2 – Il brano è molto bello. Come è nata questa idea?

Ti ringrazio. Oltre a fare il DJ suonavo da autodidatta, ma avevo nella testa alcune idee di brani dance, ma con una componente romantica che apparteneva alla mia indole. Così un giorno, andai da un mio amico arrangiatore e gli raccontai a voce una canzone che avevo pensato. E nacque “You’ve got the night”. Era il 1985. Lo pubblicammo. Le 3000 copie che realizzammo, andarono vendute in una settimana. Poi però il produttore non ne volle più sapere di produrlo, perché impegnato in altre cose e io non avevo i soldi per ristamparlo. Allora non esisteva Internet, né gli MP, quindi o vinile o niente.

3 – Un personaggio al quale ti ispiri?

Musicalmente parlando non ho un’ispirazione precisa. Se devo pensare ai protagonisti di quegli anni mi viene in mente Howard Jones, ma al tempo ero folle per i Tears for Fears. Ma il gruppo che amo totalmente sono i Toto, di cui ho praticamente tutti i CD, bootleg compresi.

4 – Se non lavoravi in nello show business, cosa avresti fatto nella vita?

Non lo so, anche se per carattere credo che avrei potuto fare tutt’altro e sentirmi felice lo stesso. Sempre però con una punta di malinconia…

5 – Che nei pensi dell’era digitale?

Ha cambiato e sta cambiando il mondo, la nostra vita, il nostro modo di rapportarsi ad essa. Tutto è più veloce, immediato, in una frazione di secondo comunichi addirittura all’intero mondo. E’ una sensazione che, se mi fermo a pensarci, dà le vertigini. Ad esempio nel mio caso, se non ci fosse stato il digitale, dato che oggi mi occupo di tutt’altro, non avrei certo avuto la possibilità di realizzare una nuova versione di “you’ve got the night”. E non è detto che, se dovesse andar bene, non tiri fuori qualche altro brano dai miei cassetti.

6 – Se tu fossi nato in un altro momento storico, quale sceglieresti?

Ti sembrerà strano, ma al tempo dell’antica Roma. Ho sempre ammirato la capacità dei Romani di creare, conquistare e al tempo stesso di civilizzare territori e popolazioni di tutto il mondo allora conosciuto.

Grazie a Lamé, con un grande in bocca al lupo per tutto ciò che desidera.

Grazie a te per la squisita ospitalità!

Barbara Braghin


MOJITO PARTY - Soho Cafe' Roma

Mojito e tanta musica per dare il benvenuto alla bella stagione. Il Soho Café – l’elegante locale ispirato al quartiere Soho di Manhattan – ha festeggia la sua apertura all’interno del modernissimo club sportivo e dedicato al wellness Heaven 4 sito in Piazza Marconi 6 a Roma.

Con l’evento intitolato “Mojito Party” è stato inaugurato il raffinato locale total white con la partecipazione di grandi ospiti e ottima musica live grazie alla partecipazione dei dj special guest Andrea Torre di Radio Globo e Sander Costanzi, del percussionista Fabrizio Tartaglia e di Marco Magrini.

Traffico in tilt e oltre i mille invitati che hanno potuto gustare ottimi mojito e visitare la struttura affacciata sulla piazza più famosa del quartiere Eur. Un nuovo tempio della salute, del benessere e alla buona cucina nella centralissima sede degli storici archivi di Stato di fronte all’obelisco simbolo del quartiere Eur.

“Abbiamo pensato ad un ambiente dal design minimale unito all'architettura monumentale tipica di questa zona della Capitale” hanno spiegato i titolari Carla Palombi, Giuseppe D'Agnano, Fabio e GianlucaDe Vincenzo e Claudio Merola.

Fiumi di moijto e vino per tutti gli ospiti e un ricco menù ideato dai titolari del locale: pasta fredda allo zafferano, pendette alla Amatriciana, insalate di riso, lasagna al ragù bianco e rosmarino, come cous,, torte salate di agretti e crudo di Parma, strudel di verdure, straccetti di pollo al curry e mela Smith, straccetti di manzo con funghi champignon, vitello tonné, fritti vegetali e torta finale in glassa di zucchero.
Avvistati nell’area vip del locale dall’arredamento candido di Egon Von Furstenberg, con preziosi dettagli argento: Enrico Mutti, Carmen Di Pietro, Lilian Ramos, la simpatica Elda Alvigini del serial tv I Cesaroni, l'autore televisivo e scrittore Nino Spirlì, il fotografo Riccardo Ghilardi e il press agent Emilio Sturla Furnò.

“Il Soho Cafe” – affermano i titolari“è una suggestiva cornice per gustare, non solo un ottimo caffè, ma lunch e dinner ideati dall’executive chef. La nostra filosofia culinaria è estrosa e, al contempo, concreta; esalta i sapori della cucina tradizionale con un tocco di modernità”.

Nel corso della serata Michele Spanò –titolare del salone di bellezza collocato all'interno dell’Heaven 4 – ha presentato originali acconciature ispirate allo stile afro-cubano e al Mojito, in cui hanno dominato i colori verde, giallo e ghiaccio, utilizzando esclusivamente prodotti naturali e curativi. L’originalità e la creatività di Michele Spanò, artefice e guida di questo elegante atelier di Roma, trasformano spazi generalmente comuni e anonimi in luoghi dove l’innovazione si fonde inscindibilmente con l’armonia e con il comfort.

BARBARA BRAGHIN


mercoledì 9 maggio 2012

Marina Ripa di Meana ha presentato il suo libro "Virginia Agnelli Madre e Farfalla"

Marina Ripa di Meana ha presentato il suo libro "Virginia Agnelli Madre e Farfalla"
presso Heaven 4 Caffe' a Roma Eur.

Barbara Braghin

lunedì 7 maggio 2012

SÀMARA al Teatro Valle

Il Gigante Produzioni

Presenta

SÀMARA al Teatro Valle

Mercoledì 9 maggio alle 21.00 proiezione del film, e a seguire incontro con il regista Massimo D’orzi, gli interpreti Filippo Trojano e Federica Pulvirenti, la montatrice Paola Traverso e l’autrice delle musiche Stefania Tallini

«Avvolto in un’atmosfera sognante e fiabesca, disseminato di tracce del cinema di Olmi e Fellini, delle sperimentazioni formali dei film dei primi anni ’70 di Bertolucci e dei fratelli Taviani» (CineClandestino.it)

«Sàmara rappresenta una sfida verso un cinema contemporaneo al quale D’orzi ha il coraggio di dire: “Io vado da un’altra parte”». (Il Piccolo)

«Un viaggio nel tempo, un tempo interiore [...] puntando in particolar modo sulla prova del cast internazionale fatto di italiani, russi, africani e iraniani» (filmup.com)

Dopo un incredibile tour nelle principali città italiane (tra cui Ravenna, Trieste, Capalbio, Narni, Torino), tornamercoledì 9 maggio a Roma il film di Massimo D’orzi, nell’importante contesto del Teatro Valle Occupato.

SÀMARA, prodotto da Il Gigante Cinema, è interpretato da Filippo Trojano, Federica Pulvirenti, Denis Bejzaku, e vede la partecipazione straordinaria di Marco Baliani.

Il film racconta di Luis, di professione saltimbanco, che decide di attraversare il bosco per arrivare fino a Sàmara, la città di tutte le realizzazioni. Lungo il suo cammino egli si imbatte in Rosita - una bella danzatrice di cui si innamora, ricambiato - e Morito, un giovanissimo artista di strada libero e spensierato. Nel bosco i tre paiono aver raggiunto un’ incantevole armonia, ma le seduzioni esercitate da Sàmara sembrano essere più forti della felicità appena trovata…

SÀMARA è l’esordio nel lungometraggio di finzione del regista Massimo D’orzi, già apprezzato autore di documentari quali OMBRE DI LUCE, sul movimento studentesco dell’Onda, ADISA O LA STORIA DEI MILLE ANNI eRIBELLI!, entrambi apparsi sugli schermi per accompagnare l’uscita nelle librerie italiane del cofanetto Libro + DVD.

In programmazione mercoledì 9 maggio alle ore 21.00 al Teatro Valle

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SÀMARA

Regia, soggetto e sceneggiatura Massimo D'orzi | Direttore della fotografia Manuel Ribaudo | Montaggio Paola Traverso | Musiche Stefania Tallini | Suono in presa diretta Giovanni Paris | Registrazione musiche originali e mixageCSC - Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma | Prodotto da Il Gigante Cinema | Durata 110’ | Formato DVD, colore | Media Partner Radio Città Futura

BARBARA BRAGHIN

sabato 5 maggio 2012

Marina Ripa di Meana presenta VIRGINA AGNELLI Madre e Farfalla


Primo appuntamento dedicato all’incontro con l’autore al Soho Café – l’elegante locale ispirato al quartiere Soho di Manhattan – situato all’interno del modernissimo club sportivo e dedicato al wellness Heaven 4 in Piazza Marconi 6 a Roma.

Martedì 8 Maggio 2012 – alle ore 17.00Marina Ripa di Meana presenta il libro “Virgina Agnelli – Madre e Farfalla scritto assieme a Gabriella Mecucci edito da Minerva.

Bellissima, trasgressiva, intelligente, coraggiosa, figlia di un principe della nobiltà nera e della travolgente e sardonica americana Princess Jane: Virginia Bourbon Del Monte Agnelli, madre di Gianni, Susanna e di altri 5 figli, ha avuto una vita drammatica e “scandalosa”.

La sua biografia è stata tenacemente occultata dalla famiglia che ha cancellato la sua straordinaria personalità. Questo libro non racconta né le vicende della Fiat, né gli scontri per ragioni di eredità, vuole restituire invece alla storia la figura di una donna affascinante e decisiva nella formazione di re Gianni e della famiglia reale Agnelli. Nella costruzione, insomma, dell’Agnelli style. Tanto è vero che l’avvocato teneva in camera da letto una sola fotografia: la sua. Virginia perse il marito Edoardo, morto per un incidente aereo, a 35 anni. Pochi mesi dopo la sua scomparsa s’innamorò di Curzio Malaparte, tanto da volerlo sposare. Lo aveva conosciuto a Forte dei Marmi, dove passava molti mesi dell’anno nella sua splendida villa sul mare. Il suocero, il fondatore della dinastia, il senatore Giovanni Agnelli non glielo perdonò. Prima fece saltare le nozze, poi chiese al capo dell’Ovra Arturo Bocchini di seguirla passo passo, e di fornirgli tutte le notizie sulla vita della nuora. La polizia fascista per mesi e mesi la pedinò e compilò su di lei dettagliati rapporti. Servirono al senatore Agnelli per citare Virginia presso il tribunale per i minori di Torino, che in tempi rapidissimi emise una sentenza che le toglieva la patria potestà e l’affidava al suocero. L’ordinanza la bollava come pubblica peccatrice e consentiva una sorta di “sequestro” dei 7 figli, che le vennero strappati dalla polizia mentre in treno si recavano con lei a Roma.

Al termine della presentazione, per gli ospiti alla presentazione è prevista anche una visita al nuovo tempio della salute, del benessere e alla buona cucina nella centralissima sede degli storici archivi di Stato di fronte all’obelisco simbolo del quartiere Eur. “Abbiamo pensato ad un ambiente dal design minimale unito all'architettura monumentale tipica di questa zona della Capitale” – spiegano Carla Palombi, Giuseppe D'Agnano, Fabio e Gianluca De Vincenzo e Claudio Merola - “L'arredamento candido di Egon Von Furstenberg, con preziosi dettagli argento, è una suggestiva cornice per gustare, non solo un ottimo caffè, ma lunch e dinner ideati dall’executive chef. La nostra filosofia culinaria è estrosa e, al contempo, concreta; esalta i sapori della cucina tradizionale con un tocco di modernità. E puntiamo anche su incontri dedicati alla cultura e all’arte per offrire al cliente uno spazio sensoriale a tutto tondo”.

BARBARA BRAGHIN



Lame' is back...


“You’ve got the night” 2012 version

Nel 1984 venne pubblicato il mix dal titolo “You’ve got the night” scritto e interpretato da un giovane deejay italiano, che scelse il nome d’arte di Lamé. Il brano ebbe allora un discreto successo, soprattutto negli Stati Uniti, tanto da essere successivamente inserito anche su Wikipedia tra le produzioni dance italiane di quel periodo.

A distanza di oltre 25 anni, Lamé, reinterpreta e ripropone il suo brano dopo averne realizzato, in collaborazione con l’arrangiatore Federico Ermolli, una versione remix, caratterizzata da un sound attuale, con incursioni nella techno e nel chillout, pur mantenendone in massima parte la linea melodica originale, ma aggiungendo nella nuova traccia anche alcune campionature di suoni dell’epoca.

Il brano “You’ve got the night”, di cui al momento è stata realizzata la versione in formato MP3 è stato quindi inserito nei principali cataloghi di vendita online di tutto il mondo, fra i quali: ITunes, CDBaby, Amazon e tanti altri ancora. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito di Lamé all’indirizzo: www.lameisback.com.

BARBARA BRAGHIN


Fabio Armiliato un Grande Tenore

Fabio Armiliato, uno dei più importanti tenori di fama mondiale, nel 2012 è entrato a fare parte della Nazionale Italiana Cantanti, e sempre quest'anno, lo vediamo nelle sale con il film di Woody Allen "To Rome With Love".

Barbara Braghin

giovedì 3 maggio 2012

LA DONNA IN CARRIERA A SCUOLA DI BON TON DA ONE BRERA


Come non sbagliare mise al lavoro e quali domande farsi prima di scegliere cosa indossare.

Cecilia Irace, Fashion Stylist della boutique meneghina,

ci spiega perché a volte è utile esser anche un po’ “psicologhe”.

Sono quattro le domande che una donna in carriera deve farsi per essere impeccabile ad un appuntamento di lavoro: chi deve incontrare, a che ora, perché, cosa vuole ottenere. La scelta dell’abito giusto non è solo una questione di buon gusto e il salotto di una boutique, qualche volta, può somigliare a quello di uno psicologo.

Lo sa bene Cecilia Irace, fashion Stylist di One Brera, che ci racconta cosa fare prima di vestire una donna in procinto di un importante incontro di lavoro. “Una stylist come me studia in modo attento la postura del corpo e la personalità della donna che ha di fronte, non sottovalutando le fragilità ma valorizzandone i punti di forza. “L’abito fa il monaco” e va scelto in funzione al messaggio che si vuole dare. Non si deve mai confondere la persona che incontriamo ostentando uno stile poco appropriato. Può essere inadeguato anche esaltare la propria forma fisica. – continua Cecilia - Se per esempio andassimo vestite inguainate in raso, pizzo e trine per un colloquio mattutino, saremmo ridicole, e solo chi ha una forte personalità può osare con tacchi e fantasie colorate … senza mai dimenticare sobrietà, misura e stile”.

Una soluzione per andare sul sicuro c’è. Per Cecilia di One Brera il classico è sempre un ottimo riferimento. L’abito che non sbaglia ha un taglio pulito ed un colore da decidere in base alle proprie cromie.

Gli accessori, poi, riescono a rendere personale anche un capo “basic”, parlando di noi, del nostro temperamento e del nostro carattere. Si può tranquillamente decidere un look adatto al mattino e, con piccoli accorgimenti, renderlo unico per una serata improvvisata, aggiungendo un tocco di stile che fa la differenza.

A ciascuna il suo dunque … Bon ton ed un pizzico di eccentricità rendono lo stile di One Brera adatto ad ogni donna.


BARBARA BRAGHIN